Domenica scorsa il mio amico Marco Trespidi, un fan della Santa Fe, mi ha chiamato per partecipare a una breve sessione sul suo piccolo switching layout. Si è unito a noi anche un altro amico, Franco "Pik" Piccardo, un modellista (e Fremista) HO di Torino.
Devo dire che il layout in sé vale un paio di parole in quanto implementa un approccio veramente "minimale" che credo possa essere interessante a chi vuole controllare la sua inclinazione verso le "Operation", senza prima spendere troppo tempo a costruire un Layout.
Quindi, in breve, ecco I “requisiti obbligatori” che Marco ha posto:
- A) Occupazione del “minimo spazio” e la possibilità di riporre l’intero plastic in piedi tra una libreria e la porta della stanza
B) Tracciato dedicato ad Operazioni, semplice e con pochi scambi e possibilmente modificabile senza dover rifare daccapo il plastico.
C) Binari affidabili, possibilmente non incollati stabilmente al piano e comando scambi manuale.
D) Manovre di sgancio manuale tra i carri
E) Comando in DCC con Power Cab con possibilità di massimo 2 palmari.
F) Possibilità di suono ma senza dover modificare le loco con decoder non sonoro?
G) Paesaggio “essenziale” e possibilità di avere il plastico funzionante nel più breve tempo possibile.
H) Possibilità di modificare le destinazioni d’uso dei vari binari e le industrie che li usano.
- A) Utilizzo di una tavola di compensato da 170cm x 15cm, con il Backdrop rimovibile e i binari utilizzati … può essere riposto in piedi in 5 cm di spazio! Ideale per un appartmento?
B) Utilizzo di binari Kato con massicciata e di comando scambi Kato con connettore pre-cablato. I binari sono fissati con un goccio di silicone al piano del plastico.
C) Unico Bus DCC e pochi “feeders” collegati con qualche foro sul pianale.
D) Aggiunta di 2 decoder sonori in una scatoletta esterna. I 2 decoder hanno indirizzi 3 e 4 e corrispondono agli indirizzi dei decoder delle loco. Un decoder dedicato ai Diesel ed uno per il vapore.
E) Terreno fatto con vermiculite mista a Vinavil, nessun albero, edifici mobili in cartoncino stampato per le industrie sullo sfondo.
F) Alcuni piccoli elementi scenici mobili per caratterizzare alcuni spur, tipo: rampa di carico per una team Track, serbatoi di GPL per un rivenditore locale di Gas, una baracca ed un carico in resina per una gondola, usati per simulare un rivenditore di materiale edile, e così via. Da riporre in una scatola dopo l’uso!
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Per provvedere alla documentazione per operare e per automatizzare la creazione della stessa, ci si è affidati a JMRI e alle sue Switchlist.
Dopo aver inserito i dati dei carri (una ventina tra i vari tipi), delle loco ( anche qui il roster è limitato a piccole motrici: una GP9 Kato, una NW2 sempre Kato, una Mogul della Bachmann e in futuro una S2 dell’Atlas, quando uscirà) , programmato i binari disponibili (lunghezza e tipologia) , programmato alcune industrie e loro posizione) ….
Per iniziare si è previsto un unico treno, che partendo da una posizione chiamata “staging”, arriva nella zona industriale, consegna una serie di carri, ne preleva altri pronti alla partenza ed infine riparte verso lo Staging.
Qualche esempio di questi documenti, che specificano i carri da consegnare e dove posizionarli e quelli da prelevare e da dove :
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E … qualche foto degli “equipaggi” al lavoro:
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Bene, devo ammetere che non avrei mai creduto che un simile plastico avesse potuto tenere così occupati per tante ore ben … due “macchinisti” e un “dispatcher” (che fungeva anche da “Brakeman” e azionava gli scambi)!
Very good job Marco!
E per finire in bellezza un piccolo e corto film di un momento della sessione ( perdonate la qualità, fatto con un Iphone):
https://www.youtube.com/watch?feature=p ... xmAAef7_zo
Spero che tutto ciò vi abbia ispirato qualcosa di positivo?