MEZZO plastico americano ...
Re: MEZZO plastico americano ...
Ciao,
E questo è - quasi completo ormai - il "mio" deserto ... . Per realizzarlo ho usato quello che ho trovato qui: polistirolo/cartone da imballo, cartoncino, acrilico spray (giallino "schifido" per il fondo), vinavil, qualche colore acrilico/tempera.
Le varie sabbie che si vedono in immagine sono state pazientemente ricavate (dal sottoscritto) pestando, limando, macinando, scartavetrando eccetera pietre ed altri materiali raccolti in natura (babbeh, presi per strada ... ).
Nei giudizi ... SIATE BUONI, SE POTETE!!!
Per completare devo - l'indecisione continua! - "definire" la galleria (bianca, al centro) ed applicare - qui e la - un minimo di ... "verde". Devo preparare l'insegna della stazione e - almeno - un'altra insegna per il magazzino che sorgerà sulla piazzola in cemento.
Davanti alla stazione di Solitaire - sulla lunga banchina, bagagli e merci a collettame in disordine ... - troveranno posto un parcheggio ed un "chiosco" Mc Donald (un pò un "mischio" di epoche, lo so ...). Aggiungerò un paio di strade sabbiose. Mi serve di coprire qualche magagna sul fondo (azzurro, ci farò qualche nuvoletta ...). A cose terminate fisserò le varie componenti al piano di appoggio. Un pò del materiale che manca arriverà da Roma (lo porta, a casa di mamma, Babbo Natale ...) dopo le feste.
Poi, ma questa è un'altra storia, "volerò" in Giappone (l'altro MEZZO plastico).
Francesco
PS: se qualcuno di voi frequenta anche il forum della enne italiana troverà una "cross-posting"!
E questo è - quasi completo ormai - il "mio" deserto ... . Per realizzarlo ho usato quello che ho trovato qui: polistirolo/cartone da imballo, cartoncino, acrilico spray (giallino "schifido" per il fondo), vinavil, qualche colore acrilico/tempera.
Le varie sabbie che si vedono in immagine sono state pazientemente ricavate (dal sottoscritto) pestando, limando, macinando, scartavetrando eccetera pietre ed altri materiali raccolti in natura (babbeh, presi per strada ... ).
Nei giudizi ... SIATE BUONI, SE POTETE!!!
Per completare devo - l'indecisione continua! - "definire" la galleria (bianca, al centro) ed applicare - qui e la - un minimo di ... "verde". Devo preparare l'insegna della stazione e - almeno - un'altra insegna per il magazzino che sorgerà sulla piazzola in cemento.
Davanti alla stazione di Solitaire - sulla lunga banchina, bagagli e merci a collettame in disordine ... - troveranno posto un parcheggio ed un "chiosco" Mc Donald (un pò un "mischio" di epoche, lo so ...). Aggiungerò un paio di strade sabbiose. Mi serve di coprire qualche magagna sul fondo (azzurro, ci farò qualche nuvoletta ...). A cose terminate fisserò le varie componenti al piano di appoggio. Un pò del materiale che manca arriverà da Roma (lo porta, a casa di mamma, Babbo Natale ...) dopo le feste.
Poi, ma questa è un'altra storia, "volerò" in Giappone (l'altro MEZZO plastico).
Francesco
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Re: MEZZO plastico americano ...
Francesco, intanto BUON NATALE e visto che "siamo tutti più buoni"
I colori non sembrano troppo male, magari con qualche "cactus" e "rose del desertO" in giro ... migliora.
Quello che "proprio non mi va" sono i contorni "tagliati a fette" della collina e il resto..
Dai, dagli una forma più "reale". Comunque ... vedremo alla fine?
I colori non sembrano troppo male, magari con qualche "cactus" e "rose del desertO" in giro ... migliora.
Quello che "proprio non mi va" sono i contorni "tagliati a fette" della collina e il resto..
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Enzo Fortuna
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Re: MEZZO plastico americano ...
Ciao,
Quoto! Il punto è che se "smusso" il polistirolo (che è "espanso" e non "compresso" , per capirci) si sbriciola! Insomma comincia a "pallinare" e, per di più, si carica di elettricità statica ed i pallini vanno a ficcarsi ovunque! Comunque la soluzione un pò è forzata (molto) ed un pò è voluta (meno): a me non dispiacciono quelle rocce verticali, quasi tagliate "a colpi di accetta". Comunque - nei limiti dettati da dove mi trovo - vedrò di tentare qualcosa ... forse ho esagerato un pò! .
Conto dpoi i aggiungere un pò (poca) di "erbetta", dei cactus ed un minimo di "strutture ad uso umano" ...
Oltre il modellismo sono grande appassionato di piante "succulente" (insomma di cactus ...) anche se temo che in scala "N" sia difficile dettagliare più di tanto. Ad ogni modo un pò di "Saguaro" che è - forse - il cactus più iconico dei deserti americani conto di metterli (ma devo pensare a come realizzarli).
Un Saguaro (Carnegiea gigantea) in natura, dove raggiunge altezze anche oltre i 10 metri di altezza, ma allora la pianta è centenaria. Vive nel deserto di Sonora (Arizona, ai confini con il Messico). Da notare infine che, come il più famoso Peyote (Lophophora williamsii), anche il Saguaro contiene delle sostanze allucinogene.
Se tutto va bene con il nuovo anno inizierà la circolazione ...
Concludo augurando anche a te un sereno Natale ed un nuovo anno pieno di tutto il meglio.
Asiatici saluti, ed auguri!
Francesco
PS: poi, poco alla volta, ci sarà tempo per le "piccolezze" ed i dettagli che vorrei facessero (un pò almeno) la differenza ...
Quoto! Il punto è che se "smusso" il polistirolo (che è "espanso" e non "compresso" , per capirci) si sbriciola! Insomma comincia a "pallinare" e, per di più, si carica di elettricità statica ed i pallini vanno a ficcarsi ovunque! Comunque la soluzione un pò è forzata (molto) ed un pò è voluta (meno): a me non dispiacciono quelle rocce verticali, quasi tagliate "a colpi di accetta". Comunque - nei limiti dettati da dove mi trovo - vedrò di tentare qualcosa ... forse ho esagerato un pò! .
Conto dpoi i aggiungere un pò (poca) di "erbetta", dei cactus ed un minimo di "strutture ad uso umano" ...
Oltre il modellismo sono grande appassionato di piante "succulente" (insomma di cactus ...) anche se temo che in scala "N" sia difficile dettagliare più di tanto. Ad ogni modo un pò di "Saguaro" che è - forse - il cactus più iconico dei deserti americani conto di metterli (ma devo pensare a come realizzarli).
Un Saguaro (Carnegiea gigantea) in natura, dove raggiunge altezze anche oltre i 10 metri di altezza, ma allora la pianta è centenaria. Vive nel deserto di Sonora (Arizona, ai confini con il Messico). Da notare infine che, come il più famoso Peyote (Lophophora williamsii), anche il Saguaro contiene delle sostanze allucinogene.
Se tutto va bene con il nuovo anno inizierà la circolazione ...
Concludo augurando anche a te un sereno Natale ed un nuovo anno pieno di tutto il meglio.
Asiatici saluti, ed auguri!
Francesco
PS: poi, poco alla volta, ci sarà tempo per le "piccolezze" ed i dettagli che vorrei facessero (un pò almeno) la differenza ...
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Re: MEZZO plastico americano ...
Ciao,
Ritornato ad Ha noi e smaltito il fuso orario (SEI ore ) mi sono rimesso all'opera. I progressi sono stati modesti (causa altre beghe)e, in parte, "invisibili" (leggi fissaggio dei binari) comunque qualcosa è successo. Il deposito carburante - lungo la linea secondaria- avrà, ormai abbastanza definitivamente, l'aspetto che si vede in foto. La strada, gli edifici e non solo devono essere fissati ...
Si nota anche una loco "Alaska" che, non si capisce bene perchè, si è avventurata sin nel deserto ... .
In realtà mi occorre(va) una loco "corta" per le prove di movimento, quindi ...
Francesco
Ritornato ad Ha noi e smaltito il fuso orario (SEI ore ) mi sono rimesso all'opera. I progressi sono stati modesti (causa altre beghe)e, in parte, "invisibili" (leggi fissaggio dei binari) comunque qualcosa è successo. Il deposito carburante - lungo la linea secondaria- avrà, ormai abbastanza definitivamente, l'aspetto che si vede in foto. La strada, gli edifici e non solo devono essere fissati ...
Si nota anche una loco "Alaska" che, non si capisce bene perchè, si è avventurata sin nel deserto ... .
In realtà mi occorre(va) una loco "corta" per le prove di movimento, quindi ...
Francesco
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Re: MEZZO plastico americano ...
Ciao,
La nuova disposizione mostra la scomparsa della “strada criminale” con sbocco praticamente sulla piena linea, all'interno dell’anello ferroviario ci sono la stazione di Solitaire con annessa lunga banchina “tuttofare” e due case (NON ne ho altre) destinate al personale. La palma ci “azzecca” poco nei deserti americani ma … mi piace!
Il deposito carburante ha peso la via di comunicazione (accesso solo via ferrovia) e guadagnato una torre carbonaia ormai in disuso ma vestigia dell’epoca del vapore. Non sono sicuro di lasciarla li ma per ora … ci sta bene.
In primo piano trova posto un chiosco ristoro che attualmente sfoggia le insegna di Mc Donald ma che nessuno mi vieta di trasformare in “Pippo’s Pizza”, una abbastanza anonima, ma a Solitaire nessuno si formalizza, pompa di rifornimento ed un enorme spazio di parcheggio. Ci piazzerò un paio di truck ammerigani e qualche auto.
Cosa mi manca? Probabilmente una passerella pedonale che unisca i due lati della ferrovia (forse ne ho uno in magazzino) e qualcosa che sostituisca la scatola bianca sulla piazzola. Al riguardo non ho la minima idea, ne disponibilità, ma nell’economia del discorso lasciarla indietro non è così grave.
Francesc
La nuova disposizione mostra la scomparsa della “strada criminale” con sbocco praticamente sulla piena linea, all'interno dell’anello ferroviario ci sono la stazione di Solitaire con annessa lunga banchina “tuttofare” e due case (NON ne ho altre) destinate al personale. La palma ci “azzecca” poco nei deserti americani ma … mi piace!
Il deposito carburante ha peso la via di comunicazione (accesso solo via ferrovia) e guadagnato una torre carbonaia ormai in disuso ma vestigia dell’epoca del vapore. Non sono sicuro di lasciarla li ma per ora … ci sta bene.
In primo piano trova posto un chiosco ristoro che attualmente sfoggia le insegna di Mc Donald ma che nessuno mi vieta di trasformare in “Pippo’s Pizza”, una abbastanza anonima, ma a Solitaire nessuno si formalizza, pompa di rifornimento ed un enorme spazio di parcheggio. Ci piazzerò un paio di truck ammerigani e qualche auto.
Cosa mi manca? Probabilmente una passerella pedonale che unisca i due lati della ferrovia (forse ne ho uno in magazzino) e qualcosa che sostituisca la scatola bianca sulla piazzola. Al riguardo non ho la minima idea, ne disponibilità, ma nell’economia del discorso lasciarla indietro non è così grave.
Francesc
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Re: MEZZO plastico americano ...
Finito! “Quasi”, perché un plastico non è mai finito …
Comunque, almeno la parte ammerigana ha assunto una fisionomia ragionevolmente stabile ci saranno eventuali aggiunte o aggiustamenti ma nessuna, o quasi, modifica pesante. La scena è molto semplice e già così … NON è stato semplice arrivare a compimento. Comunque eccoci qui:
C’è la piccola stazione di Solitaire che serve il deposito carburanti della “Trade Direct – Fuel & Lubricants” (compagnia petrolifera free-lance dal nome inventato, ma … non troppo), c’è un chiosco Mc Donald’s (in merito al quale ho discretamente fatto presente come la penso) che lascia pensare che poco distante ci debba essere una delle interminabili high-way americane. C’è il punto vendita carburanti, sempre della stessa “Trade Direct”, ci sono meccanici e gommisti all’opera. Un paio di macchine sono parcheggiate di fronte al Mc, al cui interno ci sono alcuni avventori. A bordo strada tre fannulloni motociclisti (!!!) chiacchierano, ridacchiano e sognano nuove avventure … Concludono l’esposizione due viste d’insieme.
Cosa manca? Una piccole officina dove i meccanici/gommisti al lavoro possano, almeno, cambiarsi e riporre materiali ed attrezzi. Un po' di vita (uomini e masserizie) al Team Track e sul marciapiede della stazione di Solitaire, un paio di addetti al lavoro al deposito carburante.
Cosa non mi piace? Le due case (abitazioni) sullo sfondo mi lasciano perplesso ma sono davvero poco invasive, per cui forse … lo stesso è per il grosso (troppo grosso?) magazzino bianco/grigio vicino ai tronchini. L’idea buona è la realizzazione (mia) che risulta un po' troppo grossolana. Se non riesco a riciclare alcunché devo cercare un magazzino più adatto allo scopo ed all’ambiente. Anche la lunga "muraglia grigia" (come un amico mi ha fatto osservare) meriterebbe un pò di attenzione (nascondendola parzialmente).
Cosa devo fare? Fissare – bene – i due ponti per ora solo appoggiati in attesa di trovare la corretta giacitura del binario (vedi sotto).
Cosa NON va? Il materiale usato per realizzare il paesaggio – polistirolo ma soprattutto carta e cartoncini di differenti tipi – sembra risentire particolarmente del clima molto umido e presenta, alle volte, degli svii apparentemente inspiegabili che poi, nella pratica, si risolvono con un “micro-riposizionamento” del binario stesso. Sembra, insomma, che l’ambiente sia “vivo” e si muova portando con se anche il tracciato. Fidando sulla proverbiale solidità del materiale Kato sto pensando di lasciare il tracciato solo “appoggiato” per poter recuperare gioco, quando ci sarà necessità, con facilità. Non sono sicuro ma sarà così, di sicuro, sino a che non sarà completata la parte giapponese, poi vedremo.
Cosa NON ha funzionato? Avevo previsto di utilizzare un trafo Marklin (Scala Z) per la linea secondaria ma tale trasformatore eroga 8V (solamente). Pensavo fossero sufficienti per manovre a basse velocità, purtroppo alcune delle locomotive si sono dimostrate troppo ingorde. Per tale ragione ho recuperato una dei vecchi Piko (in uso ad Abidjan, ho scelto quello meno malconcio) ed ho tamponato (… sino a quando?) la situazione in questo modo. Poteva andare peggio …
Ma adesso basta, voglio vedere i trenini che vanno …
Francesco
Comunque, almeno la parte ammerigana ha assunto una fisionomia ragionevolmente stabile ci saranno eventuali aggiunte o aggiustamenti ma nessuna, o quasi, modifica pesante. La scena è molto semplice e già così … NON è stato semplice arrivare a compimento. Comunque eccoci qui:
C’è la piccola stazione di Solitaire che serve il deposito carburanti della “Trade Direct – Fuel & Lubricants” (compagnia petrolifera free-lance dal nome inventato, ma … non troppo), c’è un chiosco Mc Donald’s (in merito al quale ho discretamente fatto presente come la penso) che lascia pensare che poco distante ci debba essere una delle interminabili high-way americane. C’è il punto vendita carburanti, sempre della stessa “Trade Direct”, ci sono meccanici e gommisti all’opera. Un paio di macchine sono parcheggiate di fronte al Mc, al cui interno ci sono alcuni avventori. A bordo strada tre fannulloni motociclisti (!!!) chiacchierano, ridacchiano e sognano nuove avventure … Concludono l’esposizione due viste d’insieme.
Cosa manca? Una piccole officina dove i meccanici/gommisti al lavoro possano, almeno, cambiarsi e riporre materiali ed attrezzi. Un po' di vita (uomini e masserizie) al Team Track e sul marciapiede della stazione di Solitaire, un paio di addetti al lavoro al deposito carburante.
Cosa non mi piace? Le due case (abitazioni) sullo sfondo mi lasciano perplesso ma sono davvero poco invasive, per cui forse … lo stesso è per il grosso (troppo grosso?) magazzino bianco/grigio vicino ai tronchini. L’idea buona è la realizzazione (mia) che risulta un po' troppo grossolana. Se non riesco a riciclare alcunché devo cercare un magazzino più adatto allo scopo ed all’ambiente. Anche la lunga "muraglia grigia" (come un amico mi ha fatto osservare) meriterebbe un pò di attenzione (nascondendola parzialmente).
Cosa devo fare? Fissare – bene – i due ponti per ora solo appoggiati in attesa di trovare la corretta giacitura del binario (vedi sotto).
Cosa NON va? Il materiale usato per realizzare il paesaggio – polistirolo ma soprattutto carta e cartoncini di differenti tipi – sembra risentire particolarmente del clima molto umido e presenta, alle volte, degli svii apparentemente inspiegabili che poi, nella pratica, si risolvono con un “micro-riposizionamento” del binario stesso. Sembra, insomma, che l’ambiente sia “vivo” e si muova portando con se anche il tracciato. Fidando sulla proverbiale solidità del materiale Kato sto pensando di lasciare il tracciato solo “appoggiato” per poter recuperare gioco, quando ci sarà necessità, con facilità. Non sono sicuro ma sarà così, di sicuro, sino a che non sarà completata la parte giapponese, poi vedremo.
Cosa NON ha funzionato? Avevo previsto di utilizzare un trafo Marklin (Scala Z) per la linea secondaria ma tale trasformatore eroga 8V (solamente). Pensavo fossero sufficienti per manovre a basse velocità, purtroppo alcune delle locomotive si sono dimostrate troppo ingorde. Per tale ragione ho recuperato una dei vecchi Piko (in uso ad Abidjan, ho scelto quello meno malconcio) ed ho tamponato (… sino a quando?) la situazione in questo modo. Poteva andare peggio …
Ma adesso basta, voglio vedere i trenini che vanno …
Francesco
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Re: MEZZO plastico americano ...
Proseguendo ...
Asiatici (è quasi tempo di "volare" per realizzare l'altra faccia del plastico) saluti.
Francesco
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Re: MEZZO plastico americano ...
Ciao Francesco
Buon divertimento!
e ... tienici aggiornati anche sulla parte oltre il Pacifico:)
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Enzo Fortuna
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Re: MEZZO plastico americano ...
Ciao,
La situazione (del plastico) non è, per evidenti motivi, cambiata più di tanto ragione per cui confidando sul fatto che:
1) la scala N si osserva da distante (cercando, per quanto possibile, il "colpo d'occhio")
2) con il 20% di sforzo si raggiunge 80% del risultato
Eccovi qualche foto "con i treni", un'immagine è - nel bene e nel male! - meglio di mille parole:
Asiatici saluti
Francesco
La situazione (del plastico) non è, per evidenti motivi, cambiata più di tanto ragione per cui confidando sul fatto che:
1) la scala N si osserva da distante (cercando, per quanto possibile, il "colpo d'occhio")
2) con il 20% di sforzo si raggiunge 80% del risultato
Eccovi qualche foto "con i treni", un'immagine è - nel bene e nel male! - meglio di mille parole:
Asiatici saluti
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